Elezioni a Frosinone. Il momento della memoria e dell’informazione

In occasione delle prossime elezioni amministrative a Frosinone, Il collettivo politico Rigenerare Frosinone organizza una serie di iniziative volte ad informare la popolazione sulle questioni che riguardano i temi della città.

Lunedì alle 19 prima diretta facebook sulla pagina del collettivo. Francesco Notarcola introduce il tema del fascismo e antifascismo a Frosinone che si mescola senza memoria tra tante formazioni che parteciperanno alle elezioni.

Il video a questo indirizzo

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1079189312671547&id=100069006226403

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Ad oggi, si candidano a sindaco: l’amministrazione uscente con l’attuale economo Mastrangeli; il PD e altre liste a sostegno di una vecchia gloria Marzi; il PSI con Vincenzo Iacovissi; e altri non ancora precisamente individuati.

Come è già successo nel 1998 e nel 2002 il centro sinistra incamera liste e personaggi della destra storica e contemporanea pur di riuscir a mettere insieme il numero di voti sufficienti a superare gli avversari. Di politica, di memoria, di storia, di valori non c’è niente. Riportiamo un pezzo di un articolo del PRC sulle elezioni del 2002 a Frosinone, che in parte può essere riproposto anche per l’oggi.

“… Il raggruppamento di centrosinistra (7 liste!) ripresenta il sindaco uscente Marzi (DS), che è legato ad una propria lista civica un po’ “particolare”, che comprende vari personaggi appartenenti ad una formazione politica di estrema destra, Socialismo Tricolore, che si richiama esplicitamente alla componente “socialistica” propria del primo fascismo “diciannovista” e alle istanze riemerse durante la Repubblica Sociale italiana.
Quali le ragioni di questo “strano” connubio, un mostro bicefalo che inquieta per la sua pretesa “naturalezza”? Già quattro anni fa, in occasione delle precedenti elezioni amministrative, la pregiudiziale antifascista era un lontano ricordo, un orpello “premoderno” di cui Marzi si disfece tranquillamente. Ora l’operazione è stata completata, l’assimilazione degli esponenti provenienti dal Fronte Nazionale, formazione politica che si richiama apertamente al partito xenofobo di Le Pen, dalla Fiamma tricolore di Rauti, e oggi in Socialismo tricolore, non crea né disagio né problemi di immagine, non produce alcuna scoria: l’elettorato di “centro sinistra” è, secondo Marzi, “maturo” al punto da poter digerire questa bella ricetta. Le considerazioni di Marzi si limitano alla stima del numero di voti che gli esponenti di estrema destra apporteranno alla coalizione, in cambio di un bell’assessorato.
A questo punto quali differenze tra i candidati a sindaco Marzi e Ottaviavi? Nessuna, né nei contenuti, né nelle pratiche e strategie politiche: una rincorsa ed un reciproco tentativo di scavalcarsi a destra. A tal proposito, rammentiamo l’accordo sottoscritto dal centrodestra di Ottaviani con la Fiamma tricolore il 25 aprile! Caduta la pregiudiziale “ideologica”, il cosiddetto centrosinistra cittadino mostra il suo vero volto, una incapacità strutturale di assumere una identità definita, propria, una debolezza genetica che lo rende assolutamente speculare alla destra cui si contrappone in questa scadenza elettorale. La migrazione a destra di vari assessori uscenti non ha spinto a sinistra, ma a destra!
Marzi, come la borghesia uscita dall’epoca giolittiana, vede in una formazione fascista un fenomeno “normale” o “normalizzabile” della vita politica italiana e cittadina, una forza da poter tranquillamente gestire e controllare a proprio piacimento: il tempo ci dirà chi avrà lavorato per il redi Prussia!”

Ecco un altro articolo sempre del 2002

A QUALUNQUE COSTO OVVERO
QUANDO IL CENTRO SINISTRA NON SA QUELLO CHE FA (con) L’ESTREMA DESTRA

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