Elezioni amministrative a Frosinone. Memoria e informazione

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI
Inizia da questa settimana un appuntamento quotidiano di video informativi, sull’amministrazione cittadina e sulla città in generale, realizzati negli appuntamenti che il Collettivo Politico ha organizzato nel corso della sua attività in tempi non sospetti, in tempi, cioè, lontani dall’appuntamento elettorale. I temi trattati hanno inciso ed incidono direttamente sulla vita dei cittadini e del capoluogo. Temi, fra l’altro, che in tempi di campagna elettorale, o non vengono affrontati, o addirittura ne viene narrata una storia lontana dalla realtà, utile esclusivamente alla propaganda. Riteniamo in questo modo di offrire un servizio ai cittadini, i quali, potranno avere un quadro completo e scegliere come votare in modo più consapevole. Il primo intervento è di Daniele Riggi, già consigliere comunale, riguarda il rapporto fra democrazia ed enti locali.

 

QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Appuntamento quotidiano del Collettivo Politico Rigenerare Frosinone sulle tematiche della città . Rimaniamo su un tema ancora generico, ma che coinvolge pesantemente anche il nostro Comune. Ci riferiamo al rapporto fra debito ed enti locali. L’intervento è di Luciano Granieri. Ribadiamo che i temi trattati incidono direttamente sulla vita dei cittadini e della città. Temi, in particolare quello sul bilancio, di non semplice lettura, per cui in tempi di campagna elettorale è facile, da parte dell’amministrazione uscente, narrarne una storia lontana dalla realtà, utile esclusivamente alla propaganda, confidando nella pigrizia dei cittadini. Pigrizia che sta venendo meno, o non esiste, infatti i cittadini si informano. Riteniamo in questo modo di offrire un servizio ai frusinati, i quali potranno avere a disposizione uno strumento di ulteriore approfondimento per andare al voto in modo più consapevole.

 

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Per questa nuovo appuntamento d’informazione sulla storia inerente le amministrazioni che hanno guidato la città in passato, e in particolare sulla esito socialmente devastante prodotto dalle due consiliature di destra a trazione Ottaviani, proponiamo alla cittadinanza, un piccolo reportage sulle lotta dei lavoratori Multiservizi in presidio permanente dentro una tenda, davanti al Comune di Frosinone dal 2014. Quei lavoratori che il sindaco Ottaviani sacrificò alle ragioni del furore ideologico, svendendoli al mantra delle privatizzazioni per trenta denari (990 mila euro) , e poi cedere i servizi, svolti dalla società in-house dismessa , a cooperative interdette ad operare su Roma, perché implicate in mafia capitale. Il tutto con un aggravio dei costi e un degrado della qualità dei servizi. Fu uno dei primi atti della consiliatura, che portò Frosinone ad essere oggi una città a servizi pubblici zero. Ci siamo riferiti al furore ideologico non a a caso. Un consigliere uscente ex di Fratelli d’Italia, oggi ricandidato nella lista Frosinone Capoluogo, che appoggia il candidato sindaco di destra Mastrangeli, ebbe a dire che la protesta dei lavoratori della tenda non era tollerabile e questi andavano sgombrati a colpi di manganello ed olio di ricino. La protagonista di questo video è la compagna e amica Marisa Cianfrano, anch’essa presa nella morsa del furore ideologico dell’olio di ricino, ma instancabile lavoratrice e formidabile protagonista delle lotte per il lavoro, e la dignità sociale. Nelle sue argomentazioni Marisa spiega bene la drammatica situazione del lavoro, in generale, ed in particolare a Frosinone. Oggi Marisa non c’è più, è scomparsa un anno fa, e questo video, oltre ad essere fortemente esplicativo della drammatica situazione in cui ci ha precipitato la giunta del furore ideologico, vuole essere un ricordo ed un ringraziamento a Marisa per la sua condivisione delle lotte e dedizione da vera compagna verso, diciamolo pure, la classe del proletariato, di cui lei era parte attiva.
P.S. Nel video si ascolta Paolo Iafrate sostenere che il comune di Frosinone era “ vicino ai Marò, ma lontano da De Santis”, che sta a Monza. Il riferimento era all’allora vicesindaco, assessore all’ambiente e alla mobilità, Fulvio De Santis, arrestato per gravissimi illeciti inerenti il servizio dei rifiuti allora gestito dalla società di Monza Sangalli. Le accuse al vice sindaco riguardavano i reati di appalti pubblici truccati, acquisizioni di tangenti. Ovviamente Ottaviani, oltre ad affermare di non sapere nulla, il che è grave perché i sindaci dovrebbero sapere, cosa fanno i loro assessori, lasciò il povero De Santis al suo destino.
La speranza di questa ulteriore testimonianza è quella di rendere consapevoli i cittadini su chi e come andare a votare.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Continuano gli approfondimenti quotidiani del Collettivo Politico Rigenerare Frosinone sulle tematiche della città . In attesa della diretta Facebook di Francesco Notarcola, pubblichiamo un intervento di Paolo Iafrate realizzato, lo sottolineiamo una volta di più, in un periodo al di fuori della campagna elettorale. Nel video la ratio amministrativa del sindaco Ottaviani emerge in tutta la sua antisocialità. Il piano di rientro di circa 14 milioni di euro, più 5 milioni di fondo di rotazione, è stato drammaticamente rovesciato, come olio bollente, anzi, come olio di ricino, sui lavoratori socialmente utili licenziati senza pietà , sull’alienazione di tutti i servizi sociali sacrificati alla mannaia sociale della privatizzazione che, oltre a produrre un aggravio di costi a fronte di uno scadimento del servizio, ha evidenziato risvolti giudiziari pesanti. Per contro il tardo impero del sindaco Ottaviani ha avuto massima espressione con lo sperpero nel circenses : Faraonici, presunti acquisti di palazzi di pregio (presunti perché ad acquistare il palazzo della banca d’Italia sarà il sindaco in carica 2030, se avrà i soldi) – sontuosi eventi culturali (sontuosi solo nelle spese) – principesche sistemazioni di ex stadi (Matusa) promossi a parchi modello Villa Borghese, (principesche sempre e solo negli esborsi di denaro pubblico, mai il rifacimento di un terreno erboso è costato così tanto) . Il risultato è l’impoverimento generale della città, che nonostante la speculazione edilizia si sta spopolando. Ma, soprattutto, il risultato è che nonostante il depauperamento del tessuto sociale, sacrificato alla propaganda da tardo impero, il debito ancora è tutti lì, anzi è aumentato fino 45 milioni di euro, la cui ultima rata scadrà nel 2045.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Nuovo appuntamento quotidiano sugli approfondimenti del Collettivo Politico Rigenerare Frosinone inerenti le tematiche della città . Ospite della finestra odierna è Stefano Ceccarelli di Legambiente. La focalizzazione è sul consumo di suolo al 29% nella nostra città. Ricordiamo che la media in provincia è del 7%. Nonostante una cementificazione così intensiva, che contribuisce ad alzare il tasso d’inquinamento alle stelle l’opera di soffocamento di spazi verdi continua indefessa. Sappiamo benissimo come la speculazione fondiaria/finanziaria dei veri padroni di Frosinone ha molto più interesse nel costruire, edificare, gettare colate di nuovo cemento, piuttosto che riqualificare gli immobili esistenti, anche e soprattutto, nella dotazione di sistemi energetici a carbonizzazione zero. Il sindaco Ottaviani, come e più dei primi cittadini che lo hanno preceduto, non può prescindere dal potere degli edificatori selvaggi, e continua a cedere loro porzioni di città, dal centro alla periferia. Ha poco senso discettare sulla puntualità dei dati che riportano le centraline mobili rilevatrici delle polveri sottili, se poi si continua ad asfaltare la città, rendendola ancora più succube del traffico, a ricoprirla di manufatti utili sono alla speculazione edilizia. Metri cubi e metri cubi di cemento i quali contribuiscono a portare Frosinone al top della classifica delle città più inquinate.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Procediamo con i contributi quotidiani sugli approfondimenti del Collettivo Politico Rigenerare Frosinone inerenti le tematiche della città . Paolo Iafrate, nel suo intervento, ci svela la magia compiuta dall’amministrazione Ottaviani, che, nel governare la città acquistando stadi, fantasmagorici palazzi, attrezzando giardini di Versailles, organizzando spettacolari eventi quali le varie passioni di viventi, è riuscita a risanare il famoso debito di 14 milioni ereditato dalla consiliature precedenti. La magia si realizza, intanto non risanando il debito, ma aggravandolo e accollando alle future amministrazioni le spese pazze decise dalla consiliatura uscente dopo dieci anni di finanza creativa. Poi tagliando i servizi e consegnando i lavoratori che questi servizi gestivano alla macelleria sociale delle aziende private subentranti. Più che una magia, una iattura che sta portando Frosinone allo spopolamento e allo scadimento della qualità della vita in città.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Per questa nuovo appuntamento d’informazione sulle modalità di amministrazioni della giunta Ottaviani, ma anche di quelle precedenti, affrontiamo le conseguenze devastanti, per i cittadini, della privatizzazione dei servizi. Privatizzazioni che vengono concesse dai comuni modo molto disinvolto, addirittura il sindaco Ottaviani si è inventato lo spacchettamento dei servizi sotto una soglia economica tale da evitare il ricorso alla gara d’appalto e gestire in affidamento diretto l’incarico ai privati. Una procedura assolutamente legale, tanto che il governo Draghi si è inventato l’innalzamento del valore dell’appalto prima di procedere a gara, in modo che i sindaci avranno molti più appalti da gestire in affidamento diretto. Pensate! Ottaviani ha indicato la strada al governo su come privatizzare senza troppi disturbi a tutto svantaggio dei cittadini. Se gli enti locali svendono ai privati i propri servizi, è lapalissiano che poi non controllino se questi vengano svolti in modo efficiente e con tariffe corrette. Il caso della TARI a Frosinone è paradigmatico in questo senso. A fronte del costo esorbitante di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento al privato, ci si è resi conto che la tariffa gravante sui cittadini era superiore dell’80% rispetto alla corrispettiva qualità del servizio svolto. Alcuni cittadini di Frosinone se ne sono accorti e hanno pagato il giusto, ossia il 20%. La correttezza della decisone è stata confermata da una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale, la quale, a seguito di questo pronunciamento conseguente al ricorso presentato da un cittadino ha riconosciuto il diritto agli altri che hanno pagato la tariffa per intero di riavere indietro l’80% di quanto sborsato. Tutti soldi che questa amministrazione dovrà risarcire e che non potrà passare sotto silenzio presso i giudici tributari della Corte dei Conti. Per spiegare compiutamente questa vicenda pubblichiamo due video, uno di Paolo Iafrate, l’altro di Luciano Granieri.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
ANALISI DELLO STATO DELL’ARTE.

Per questa nuovo appuntamento d’informazione sulle modalità di amministrazioni della giunta Ottaviani, ma anche di quelle precedenti, proponiamo un’analisi di come è oggi ridotta la città, con un riferimento particolare al centro storico. Un capoluogo sfibrato da 10 anni di un’amministrazione indecente che ha svenduto servizi sociali e spazi collettivi alle clientele private, ponendo al centro del suo governo esclusivamente la propaganda. Un sindaco che ha svilito e frantumato il composito e ricco patrimonio storico e culturale disponibile, fra vestigia trascurate, lasciate al dominio del degrado, e proposte culturali stimolanti ma inascoltate, quando non osteggiate, perché fuori dell’ottica del podestà imperante. Quell’ottica che alle sfavillanti luci del “circenses” ha sacrificato completamente il diritto al “panem” per i cittadini. Ma dovere d’informazione c’impone di ribadire che la svendita della città alla speculazione privata è iniziata ben prima dell’insediamento di Ottaviani. E il candidato sindaco appoggiato dal Pd , Domenico Marzi, che si oppone ad Ottaviani, già occupante della poltrona di primo cittadini per due consiliature in passato, non si è risparmiato nella pratica di svendere la città alla speculazione fondiaria privata. Il parcheggio multipiano, ceduto per quasi un secolo alla gestione di un costruttore privato, oggi lasciato in pieno degrado a disposizione, ahinoi, degli aspiranti suicidi, ne è una fulgida testimonianza. Il racconto è di Riccardo Spaziani

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Fra i diritti che un sindaco deve assicurare ai cittadini, il principale è la tutela della salute. Il primo cittadino del capoluogo è anche il presidente della conferenza dei sindaci per la sanità locale. Questo è un organismo rappresentativo delle autonomie locali, con funzioni di indirizzo e controllo sull’attività socio-sanitaria e di partecipazione e programmazione della stessa. In pratica il sindaco può avere voce in capitolo sulla tutela della salute dei cittadini che amministra, anzi deve. Ma a quanto pare nella nostra città, nonostante una crisi dei servizi sanitari pubblici, molto grave, il sindaco non si è mai occupato di questo aspetto. Come avrete capito parleremo di sanità con una serie di interventi. In quello odierno Luciano Granieri dimostra come, conti alla mano, i processi di privatizzazione del servizio sanitario sono deleteri, in primo luogo per i cittadini che devono sborsare più soldi a fronte di cure meno efficaci, e poi per lo Stato che spende maggiori risorse nel finanziare i privati, piuttosto che potenziare le proprie strutture sanitarie. Gli unici a guadagnarci sono i signori delle cliniche private. Fa un certo effetto risentire certe affermazioni in un periodo pre-pandemico e rendersi conto che tali discorsi, nonostante la lezione del Covid, non sono per nulla cambiati, anzi, in Parlamento si sta esaminando il decreto concorrenza che rende ancora più facile e meno oneroso l’accreditamento della sanità privata.

FROSINONE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022,
QUELLO CHE SI SONO SCORDATI DI DIRVI.
Pubblichiamo un altro contributo, dopo quello di Luciano Granieri, sullo stato della sanità in Provincia e a Frosinone. L’intervento questa volta è di Francesco Notarcola, il quale ribadisce e spiega, con dovizia di particolari, come il processo di privatizzazione del servizio sanitario sia nocivo sia per i pazienti che per le casse pubbliche. Nonostante la tremenda lezione del Covid, che ha drammaticamente mostrato la nocività vera e propria della privatizzazione della sanità, si sta discutendo in Parlamento il decreto concorrenza, nel quale si prevede un corposo allentamento dei criteri di accreditamento al sistema sanitario pubblico delle strutture private. Come può agire un sindaco del Capoluogo per opporsi a tale deriva? Può farlo e ha tutte le carte in regola per farlo. Ad esempio quando riunisce gli altri sindaci della Provincia nella conferenza apposita per esaminare l’atto aziendale della Asl, può contestare le modalità di finanziamento delle cliniche private. Modalità che inevitabilmente ricadono in maniera decisiva sul contemporaneo de-finanziamento di strutture diagnostiche e terapeutiche pubbliche. Determinando così un servizio sanitario ricettivo solo per chi ha i soldi per curarsi, in barba all’art. 32 della Costituzione.

Precedente Elezioni a Frosinone. Il momento della memoria e dell'informazione Successivo LA COSTITUZIONE TRA DEMOCRAZIA ED EQUILIBRIO DEI POTERI