Per questa nuovo appuntamento d’informazione sulle modalità di amministrazioni della giunta Ottaviani, ma anche di quelle precedenti, proponiamo un’analisi di come è oggi ridotta la città, con un riferimento particolare al centro storico. Un capoluogo sfibrato da 10 anni di un’amministrazione indecente che ha svenduto servizi sociali e spazi collettivi alle clientele private, ponendo al centro del suo governo esclusivamente la propaganda. Un sindaco che ha svilito e frantumato il composito e ricco patrimonio storico e culturale disponibile, fra vestigia trascurate, lasciate al dominio del degrado, e proposte culturali stimolanti ma inascoltate, quando non osteggiate, perché fuori dell’ottica del podestà imperante. Quell’ottica che alle sfavillanti luci del “circenses” ha sacrificato completamente il diritto al “panem” per i cittadini. Ma dovere d’informazione c’impone di ribadire che la svendita della città alla speculazione privata è iniziata ben prima dell’insediamento di Ottaviani. E il candidato sindaco appoggiato dal Pd , Domenico Marzi, che si oppone ad Ottaviani, già occupante della poltrona di primo cittadini per due consiliature in passato, non si è risparmiato nella pratica di svendere la città alla speculazione fondiaria privata. Il parcheggio multipiano, ceduto per quasi un secolo alla gestione di un costruttore privato, oggi lasciato in pieno degrado a disposizione, ahinoi, degli aspiranti suicidi, ne è una fulgida testimonianza. Il racconto è di Riccardo Spaziani