FINANZA ALEATORIA
Ve la ricordata la finanza creativa di “tremontiana memoria”? E’ roba passata abbondantemente superata dalla “FINANZA ALEATORIA”. Così il Comune di Frosinone è uscito indenne dal Piano pluriennale di riequilibrio economico e finanziario (a differenza della città che ne è uscta distrutta.) Lo si evince poprio dal documento della Corte dei Conti n.34/2024 PRSP e che tanta gioia ha suscitato negli attuali amministratori e ammirazione presso i media locali.
In effetti a conclusione di tutta una serie di riscontri i giudici contabili, nella succitata delibarazione, accertano il “sostanziale raggiungimento dell’obiettivo finale di riequilibrio, salva la verificazione dell’assorbimento del disavanzo residuo ai sensi dell’art. 188 TUEL in fase di rendicontazione 2023 e in fase di successiva di verifica degli equilibri a sensi degli art.193 e 194 TUEL”. Dunque un disavanzo c’è e l’ente in fase di bilancio previsionale per il 2023 ha annunciato come recuperarlo. Ma tutti i propositi saranno attuati? O sono ALEATORI? Ad esempio. E‘ indicato il ricorso a due mutui per la copertura del debito con la società Delta Lavori [quella delle rotatorie sulla Monti Lepini] e una rateizzazione contabile dell’accantonamento su cui esiste già l’accordo con i creditori. Però l’istruttoria creditizia presso Cassa Depositi e Prestiti SpA non si è ancora completata, benché la stessa banca, in via informale, abbia accertato la bancabilità dell’ente. Non sarebbe più consono attendere l’esito finale positivo in via FORMALE dell’istruttoria? La stessa Delta Lavori ha accettato la proposta di rateizzazzione per avere quanto dovuto dal Comune, ma non ha rinunciato ad ulteriori pretese giudiziali: quantificabili in quanti soldi?
La Corte ricorda che l’improvvisa concretizzazione di richieste creditorie e di sentenze di condanna possono non rendere sostenibile il piano predisposto. Dunque, le sopra indicate pretese giudiziarie possono costituire ulteriori richieste creditorie? Non si sa. Sulla liquidità per resudui attivi, che il Comune reclama dalla Regione, permane la mancanza di documentazione attestante la classificazione di tali residui. Se l’effettiva esigibilità di queste poste non è confermata e documentata con atti d’impegno sul bilancio regionale, potrà determinarsi una nuova crisi del bilancio comunale.
C’è una scarto di 5,8 milioni di crediti messi a bilancio dal Comune che però, secondo la Corte, dovevano essere inseriti sul Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. L’ente ha giustificato tale scarto con un elenco dei crediti, mantenuti in bilancio, per i quali le imprecisioni dei dati riferiti non consente di valutare realmente se il credito sia da stralciare dal bilancio. Quindi, a seguito di altre, diciamo, “ALEATORIETA’ il risultato definitivo, precisano i giudici contabili , “potrà essere verificato solo all’esito delle procedure di bilancio di fine esercizio 2023. Per cui al punto 14 della deliberazione n. 34/2024/PRSP della Corte dei Conti si legge: “LA SITUZIONE FINANZIARIA RIMANE PERALTRO DELICATA ED ALEATORIA PER TUTTI I PROFILI SOPRA EVIDENZIATI, RAGIONE PER LA QUALE IL CONTROLLO DOVRA’ ESSERE DI NUOVO SVOLTO AGLI ESITI DELLA RENDICONTAZIONE 2023″.
P.s. Magari i cittadini potessero andare in banca a chiedere un prestito fornendo delle garanzie… aleatorie! Ma forse sarà questa la finanza del futuro? Chissà.
F.to Collettivo Rigenerare Frosinone
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Precedente documentazione
Corte dei conti, Riferimenti normativi
Richiesta istruttoria_Frosinone Controllo art. 148-bis c. 3 verifica misure correttive 12-04-2022
Del-n-97-2022-PRSP Comune di Frosinone Ver_ob_PRFP.pdf
Del-n-98-2022-PRSP Comune di Frosinone supplemento istruttoria.pdf
Del-n-101-2023-PRSP Comune di Frosinone_PRFP-Ordinanza_Istruttoria