A Fulvio 4 anni di prognosi. E al pilota?

A Fulvio 4 anni di prognosi. E al pilota?

 E così è arrivata anche una condanna a persone fisiche dal tribunale di Frosinone per la lunga e frastagliata vicenda della Sangalli. Una richiesta di condanna perché era «plasticamente evidente che il bando fosse stato preconfezionato in favore della Sangalli».

Una lunga storia quella della Sangalli a Frosinone che inizia in maniera non proprio ortodossa – la Sangalli Giancarlo & C. srl, subentrava ad ASPICA Srl, la quale le cedeva il ramo d’azienda, coincidente con l’appalto di Frosinone, così come stabilito con dd n.2122 del 23/09/09 – e sulla scia delle clamorose vicende della società pubblica Gaia, tramutate dalla Corte dei conti in multe da decine di milioni di euro per la dirigenza. Eppure la vicenda penale e quindi morale, intrecciata con quella politica, non è la più disastrosa per la città di Frosinone: le reali conseguenze sono state bollette stratosferiche, differenziata al palo, inquinamento galoppante…

Dal 2007 ad oggi la raccolta differenziata del comune di Frosinone non ha mai superato il 18% nonostante che il Capitolato di gara per laffidamento dei servizi spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati e dei servizi complementari di igiene urbana (CAT.16 CPC 94), del novembre 2005, all’art.34 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani, prevedesse di rispettare gli obblighi previsti dal d.to l.vo 22/97, aggiornato dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Art. 181.  Riciclaggio e recupero dei rifiuti

  1. Al fine di promuovere il riciclaggio di alta qualita’ e di soddisfare i necessari criteri qualitativi per i diversi settori del riciclaggio, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni stabiliscono i criteri con i quali i comuni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in conformita’ a quanto previsto dall’articolo 205. Le autorita’ competenti realizzano, altresi’, entro il 2015 la raccolta differenziata almeno per carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno…

Art. 205 Misure per incrementare la raccolta differenziata 

  1. Fatto salvo quanto previsto al comma 1-bis, in ogni ambito (*) territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:
  2. a) almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006; b) almeno il quarantacinque per cento entro il 31 dicembre 2008; c) almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre

E nonostante lo scarso rendimento, la ditta Sangalli ha usufruito di numerose proroghe (d.d. n. 425 del 24/10/2012;  d.d. n. 1513 del 26.06.2013; d.d. n. 3459 del 30/12/13;  d.d. n.1825 del 29/6/15, e successive) intervenute in 10 anni di gestione del sistema rifiuti, nonostante al comma 4 dell’art 4 dello stesso capitolato si legge: La proroga potrà essere accordata nel caso in cui la ditta dimostri di aver provveduto con diligenza a quanto sia di sua competenza e che il ritardo sia dovuto a causa di forza maggiore e cmq per ragioni non ad essa imputabili”.

Nei periodo di gestione la Sangalli ha realizzato la differenziata secondo questo schema di seguito riprodotto (dati forniti dall’ufficio tecnico del Comune di Frosinone – in tonnellate)

Lordi diff %
2008 26786 3374 12,60
2009 26544 3914 14,75
2010 27013 4501 16,66
2011 26544 3914 14,75
2012 27672 4788 17,30
2013 27023 4316 15,97
2014 29164 5400 18,52
2015 26829 4830 18,00

Questa situazione, come sopra schematicamente rappresentata, con livelli di differenziata molto bassi e comunque inferiori alle stime previste ed all’obbligo risultante dal capitolato d’appalto, ha determinato da parte del Comune di Frosinone l’invio dei rifiuti indifferenziati a società di smaltimento come la SAF, che ha comportato una crescente spesa della parte variabile (anno 2005 50% del totale, 2016 e 2017 67% del totale). Tale situazione ha comportato nel tempo un notevole aumento del tributo da sostenere a carico delle famiglie, arrivato a sfiorare per il 2017 €.10 milioni in luogo dei 4,2 dell’appalto…

Eppure il bando assegnava i punti pari al 20% del totale (articolo 6 “Procedura d’appalto”, comma D) alla migliore proposta di raccolta differenziata dettagliata, unitamente alla creazione di una isola ecologica, con l’indicazione di campagne premiali nei confronti della cittadinanza – circostanze peraltro mai avveratesi!

Anzi: Le amministrazioni – anche quella precedente – non si sono mai avvalse dell’art.12 del Capitolato relativo alle penalità, con la facoltà di ordinare e fare eseguire d’ufficio i lavori non correttamente effettuati! E nemmeno dell’art.13 dove era prevista la decadenza dall’appalto in caso di irregolare espletamento del servizio.

Alcuno si è mai avveduto dell’Isola ecologica attrezzata pur prevista all’art 35 comma 5, la cui collocazione doveva essere indicata dall’amministrazione comunale.

Così come rimane di difficile comprensione chi si dovesse far carico del trasporto dei rifiuti raccolti che, nonostante fosse stato previsto in capo all’azienda conduttrice dell’appalto, nei piani finanziari 2015, 2016, 2017 è elencato sui costi a carico dell’utenza!

In più, l’art. 38 comma 1 prevedeva la figura del “sovraintendente ai servizi di igiene urbana indicato dal committente”, assegnata formalmente con mansioni di vigilanza sulla correttezza dell’esecuzione dell’appalto. Questa figura ha mai preso iniziativa adeguata con segnalazioni agli organi di indirizzo e gestionali competenti, in ordine agli evidenti disservizi ed alle mancanze emerse nell’ambito di gestione dell’appalto?

Il Comune rimane muto a tali richieste avanzate dai cittadini. Come rimane muto per le  motivazioni relativi agli scostamenti del calcolo della tariffa del piano finanziario in merito alla parte variabile soprattutto quella del 2016 aumentata considerevolmente rispetto all’anno 2015.

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Nel 2013 con l’operazione Clean City la guardia di Finanza su input della procura di Monza arresta il vicesindaco di Frosinone appena nominato per corruzione per un nuovo appalto dei rifiuti, poi bloccato. Successivamente vengono condannati gli amministratori della Sangalli. Nonostante questo il Comune proroga e riaffida il servizio alla Sangalli. Per questo motivo verrà chiamato in causa il TAR che ribadisce che la “moralità professionale” legata alle vicende giudiziarie dei componenti dello staff della società è un requisito essenziale e non poteva essere evitato dalla valutazione dell’affidamento. Si dovrà attendere, però, la successiva sentenza del Consiglio di stato, N. 03030/2017REG.PROV.COLL. N. 09738/2016 REG.RIC., per escludere dopo 10 anni di proroghe la Sangalli dalla gestione dei rifiuti a Frosinone, “per difetto del requisito di affidabilità morale ex art. 38, comma 1, lett. c), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e per avere presentato unofferta anomala”. La Sangalli esce di scena nell’autunno del 2017!

Come stimare la diminuzione patrimoniale subita dalle casse comunali per i mancati introiti imputabili alla inapplicazione delle sanzioni alla ditta appaltatrici; al mancato raggiungimento degli standard di raccolta previsti e per i maggiori derivanti costi sostenuti dall’Ente per il conferimento in discarica del materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di raccolta differenziata?

 Ci saremmo potuti sicuramente comprare Higuain.

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