Abbiamo un piano per il futuro!

Ebbene sì, noi abbiamo un piano. Una visione, un’idea, una prospettiva. E non l’abbiamo ereditata o inventata, creata o scopiazzata…
L’abbiamo ascoltata, assunta per via diretta camminando per le strade e vivendo come cittadini tra cittadini. L’abbiamo asciugata sulla pelle, come il sudore delle nostre battaglie, che sono le battaglie di tutti, perché ognuno di noi, precario o meno, è un lavoratore e contribuisce in modo solidale al benessere collettivo.
E poi questa visione è diventata un progetto politico che può immediatamente tradursi in un programma amministrativo, senza voli pindarici. La prima cosa da fare è il ripristino della legalità in tutti settori della pubblica amministrazione grazie al coinvolgimento dei cittadini, rafforzando gli strumenti della partecipazione civica e dando forza alla Consulta delle associazioni e ai comitati di quartiere.
Poi è importante approvare un nuovo regolamento comunale che affronti le questioni legate alla democrazia diretta e al buon funzionamento degli uffici.
Da leggere in tre minuti. Giusto il tempo di un caffè:
1. Sostegno al lavoro con una strategia pluriennale per un concreto ed effettivo piano di sviluppo oltre l’attuale crisi, che abbia ricadute nel breve periodo su tutto il tessuto produttivo urbano.
Come? Per esempio, trasformando l’assistenza ai cittadini da passiva in attiva con un bonus agli assistiti da spendere nelle realtà commerciali piccole e medie della città.
2. Monitoraggio costante dell’occupazione ripristinando lo Sportello Informagiovani, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Come? Per esempio disegnando una mappatura puntuale dei disoccupati, degli inoccupati, dei neet e degli inattivi e coordinandosi con gli strumenti messi in campo dalla Regione Lazio (finanziamenti, formazione, borsa lavoro, praticantato e molto altro). Costo: 0 €.
3. Alleggerimento della pressione fiscale abbassando i costi dei servizi pubblici essenziali, per renderli davvero fruibili da tutti.
Come? Con un regolamento del Consiglio Comunale. Costo: 0 €.
4. Ridefinizione del welfare, attraverso la ‘presa in carico’ delle famiglie e dei singoli in difficoltà. Tutti hanno il diritto, anche temporaneamente, di essere assistiti, – i diversamente abili, gli inabili al lavoro, i pensionati, gli immigrati… ma anche i precari, gli indigenti, semplicemente chi si sente solo. Assistenza, integrazione, autodeterminazione, autonomia economica: sono i principi su cui si fonda la “nostra” amministrazione, accogliente, vicina, senza sprechi.
Come? A) Migliorando l’Ufficio di Relazioni con il Pubblico, potenziando l’informatizzazione degli uffici comunali in modo da connettere diverse banche dati e avere informazioni utili a garantire i servizi essenziali a quanti ne abbiano i requisiti, ovvero per favorire il collegamento tra domanda e offerta di servizi socio-sanitari, attività di accoglienza, alloggi pubblici; B) organizzando un’azienda speciale in house che preveda la re-internalizzazione dei servizi pubblici locali, garantendo qualità, efficacia, efficienza e certezza dei costi sostenuti.
5. Una città senza fratture, che passa per la rivalutazione del centro storico, vero e proprio museo a cielo aperto, fino alla stazione grazie al Parco sul Fiume Cosa, inteso sia come monumento naturalistico sia come strumento di coesione sociale cittadina.
Come? Mettendo a disposizione per vivacizzare la cultura contributi e strutture per le associazioni di promozione sociale, attraverso un bando pubblico; utilizzando correttamente le risorse della Regione Lazio per la riqualificazione dell’area del Parco; rendendo pedonabili e accessibili i percorsi urbani, connettendo i beni archeologici (Museo e Terme romane).
E poi ci sono da affrontare i problemi della scuola, degli edifici scolastici e delle mense; dobbiamo ancora trovare una soluzione al problema dei rifiuti, della resilienza e delle fonti di approvvigionamento energetico.
Ma abbiamo i piedi ben saldi per terra e le idee chiare. E tu? Sei pronto a realizzare concretamente il futuro?
Come? Con il tuo voto. costo: € 0.
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