S’intravede un bagliore

E così per altri 5 anni ci toccherà subire le invettive, le minacce, le falsità, le arringhe fuori luogo del Sindaco Ottaviani, vero dominatore della campagna elettorale. Davanti a questa sbornia di bitume last minute, di illuminazione a luce fredda, di porchetta populista, di lavori più o meno fotografati e di voti ritoccati, siamo tutti appassiti dall’arido strapotere dell’avversario.
Nessuno – negli altri capoluoghi di provincia alle urne – ha saputo fare di meglio. A nulla vale la giustificazione della debolezza degli avversari, visto che il risultato, liste alla mano, sconfina al 57%. Una vittoria netta, che non ammette repliche.

Eppure ci deve essere un punto di vista “altro”, un bagliore, un segnale di speranza in mezzo a questo plebiscito mal riposto, superficiale, godereccio.

E non è certo nella performance del principale candidato all’opposizione (vittima sacrificale?) tirato in ballo “per il camice” dalle forze partitiche costrette a contarsi, in vista di altri posizionamenti. E di cui facciamo fatica a comprendere la linea politica, a immaginare quali siano gli interessi che tutelano.
E non è certo nella campagna elettorale… svolta sì con pathos ed emozione ma con troppa approssimazione rispetto alle capacità espresse e tacite del principale avversario.
E non è certo nelle scelte, come quella nostra, della Tenda, di ricondurre in politica quella che è una vertenza specifica sindacale. Una scelta dolorosa ma dovuta, che si è rivelata poco utile.
E non è certo per i temi narrati nei confronti pubblici, in cui si è accettato di discutere dell’amministrazione piuttosto che dell’orizzonte politico. Sempre con immeritato garbo.
Eppure, in tutto questo, riusciamo a intravedere un bagliore. Fuori dal tunnel, all’orizzonte, si registra la crescita di quanti si oppongono all’establishment. Nel 2012 si era raccolto l’8% oggi siamo al 15%. Una lenta ma continua crescita, da parte di forze più o meno organizzate che si sono date da fare e finalmente occuperanno spazio politico.
Noi faremo il tifo per l’opposizione: per questa squadra di brave persone, soprattutto giovani, che hanno nel cuore il destino di Frosinone: da Mastronardi a Bellincampi, da Pizzutelli a Riggi. A partire da questa opposizione consiliare La Tenda, le associazioni, i cittadini non permetteranno, all’allegra amministrazione “nuova” ma già vecchia, di succhiare le ultime risorse, materiali e morali, della città.
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