I lavoratori della “tenda” salutano la Prefetta che va via

E così la Prefetta di Frosinone lascia la Ciociaria per altro incarico in altra provincia…

Non possono mancare i saluti dei lavoratori della “tenda” che per 1007 giorni accampati sotto il Comune di Frosinone hanno atteso invano la convocazione di un incontro, anzi sempre volontariamente osteggiato, nonostante le continue sollecitazioni.

E non poteva essere altrimenti, evidentemente, per quanto riguardava Frosinone.

La Prefetta nei giorni dell’insediamento ebbe la “leggerezza” di presentarsi in pieno consiglio comunale di Frosinone durante i terribili giorni dell’arresto del vice-sindaco per una pesantissima vicenda di tangenti sui rifiuti.  Il risultato apparve subito controproducente per una intera città che cercava di comprendere le responsabilità dell’intera giunta. Nacque un duetto con il Sindaco protrattosi per tutto il tempo di presenza in provincia, duetto che raggiungeva il massimo quando il calcio diveniva non solo problema di ordine pubblico. Sui rifiuti, invece, dove incombevano sentenze dei giudici amministrativi contro l’operato dell’ente, la Giunta continuava a prorogare l’appalto ai corruttori…

Le storie di mafia capitale che hanno visto coinvolti criminali e terroristi di primo piano (Ciavardini fuori dal carcere a fare l’operatore culturale!) e anche istituzioni importanti nella provincia di Frosinone, non hanno prodotto alcuna reazione presso le autorità locali. Nemmeno quando le cooperative romane interdette per criminalità organizzato agivano a Frosinone, non ascoltando i richiami delle organizzazioni locali…

E mai fu spiegato come andarono a finire le accuse rivolte alla Prefetta.

Chi arriverà ora? Purtroppo Frosinone non è fortunata con la selezione di queste alte autorità, nonostante ci sia forte bisogno di legalità, giustizia sociale e soprattutto attenzione alle istanze dei cittadini. Attendiamo fiduciosi.

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