Galeotta fu la circolare

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Che la campagna elettorale si sarebbe giocata sullo stadio era prevedibile, visto che è l’unica opera (ma non pubblica) che la giunta comunale lascia in eredità, dopo aver saccheggiato le casse comunali di 4 milioni di euro (oltre i 6 milioni di controvalore dell’area). Un’eredità che vale poco perché l’area commerciale di 5.000mq (quella su cui si potrà costruire e vendere, per intenderci) verrà gestita da un privato…
Se non fosse per l’entità economica, si potrebbe pensare a un regalo vero e proprio. Come un regalo sono i 20.000 euro spesi per i cartelloni pubblicitari. Tutti soldi dei contribuenti.
Ma intanto i lavori procedono spediti, visto che mancano 20 giorni alle elezioni e il sindaco uscente forse vorrebbe festeggiare la sua conferma proprio su questo manto soffice, come portafortuna ai gloriosi leoni gialloblu. Non in tribuna però, che si sa, potrebbe non reggere il peso di tanta gloria.
E come usavano fare i signorotti della politica di qualche decennio fa (il pensiero corre veloce al Messico di Fox), che costruivano la propria fotografia pubblica con scolaresche festose e colorate, il sindaco uscente ha emanato una circolare a tutte le scuole cittadine per invitarle a visitare lo Stadio, quale monumento degno di nota. Pur se ancora un cantiere aperto, pur se non vi è nulla se non erbetta, tribune e spogliatoi. Davvero un’esperienza formativa. Altro che Museo o Terme Romane, che sono roba vecchia e obsoleta. Ah, no: le Terme Romane dovranno essere “abbelate” di cemento…
Considerata la scarsa (o nulla) attenzione allo sport come elemento di coesione sociale, come pratica di solidarietà e collante salubre tra i giovani, visto lo stato di abbandono degli impianti sportivi pubblici, è fuor di dubbio che questa trovata – ai limiti della decenza elettorale – sia un vero e proprio invito ai genitori, una richiesta di voto esplicita: ho fatto lo stadio, quindi mi dovete il voto.
C’è dell’ottimismo in questa mossa, del superomismo e dell’inquietante. Perchè anche se non rientra nei tuoi gusti politici oppure semplicemente non ti piace, il bravo tifoso che è in te già lo stima di più, già attenua la dissonanza. E in un attimo ti è pure più simpatico e invece del solito zero in condotta quasi quasi puoi dargli anche un 6 meno meno.
Tutti mezzi sono leciti per arrivare al fine? No, caro Sindaco, il calcio si gioca seguendo le regole e per questo in campo corre l’arbitro. Per evitare falli e infrazioni.
E questa Sua è da cartellino rosso: espulso!
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