Ai consiglieri di opposizione presso il consiglio comunale di Frosinone
Agli organi politici e sindacali
P.c. Agli organi di stampa locale
Appello
Il pronunciamento della Corte dei Conti sul raggiungimento da parte del comune di Frosinone degli obiettivi finali del Piano di Riequilibrio Economico e Finanziario, espresso con Deliberazione 34/2024/PRSP, non sancisce il buon esito del percorso di risanamento intrapreso nel 2013. Permane infatti un disavanzo residuo per cui l’Ente ha proposto un percorso di riassorbimento che la Corte di Conti ha valutato sufficiente, ma che deve trovare conferma ed attuazione nel documento di rendiconto per l’anno 2023.
Sostenere quindi che il Comune di Frosinone ha raggiunto gli obiettivi di risanamento concordati nel Piano di Riequilibrio, citando solo una parte della deliberazione dei giudici contabili, è improprio e fuorviante. Perchè la certezza di un tale esito si avrà solo ad approvazione da parte del Consiglio Comunale del rendiconto per l’anno 2023, e a seguito della successiva verifica della Corte dei Conti.
Il preliminare giudizio positivo espresso nel documento n.34/24/PRSP, può essere del tutto ribaltato e avere esiti negativi, qualora la situazione finanziaria, a seguito della verifica sul consuntivo di bilancio 2023, permanesse “DELICATA ED ALEATORIA” come da citazione della Corte stessa. Solo allora si avrà la certezza che gli obiettivi sono stati raggiunti. Dunque l’enfasi sulle buone pratiche risanatorie del Comune di Frosinone mostrate dal Sindaco, dalla sua maggioranza e dai maggiori media locali sono del tutto fuori luogo.
Il rischio concreto è che dopo 10 anni di devastazione sociale della città, – operata attraverso licenziamenti, alieniazione di servizi, causa di un impoverimento generale della cittadinanza il cui esito si esplica anche nell’abbandono di interi quartieri degradati, con una rilevante presenza della criminalità organizzata (i recenti eventi delittuosi verificatesi in Via Aldo Moro ne sono chiara testimonianza),- la situazione debitoria, non solo non risulti sanata, ma possa risultare peggiorata, determinando il definitivo default del bilancio comunale e dell’ente stesso, con ricadute ancora più disastrose sulla cittadinanza.
Non sarà in ogni modo la Corte di Conti a restituire alla città servizi, lavoro e dignità, ma solo l’operato della politica, fino ad oggi indolente – soprattutto quella di opposizione, incapace perfino di stigmatizzare i grandi contrasti emersi nella stessa magiornza -, a determinare il futuro, cambiando strada.
Si fa appello quindi alle forze singole e organizzate che realmente o formalmente si sono opposte alle scelte delle ultime giunte consiliari, per un confronto volto a ristabilire una corretta comunicazione alla cittadinanza e le effettive priorità per uscire da questo lungo drammatico tunnel in cui siamo ancora dentro.
Collettivo Rigenerare Frosinone